Sperimentazione farmacia dei servizi, ripartiti i 36 milioni tra le Regioni
Roma, 11 marzo – Quasi 8 milioni di euro alla Lombardia, la Regione che beneficia della maggiore quota di fondi. Seguono Lazio e Campania, con 4,6 e 4,5 milioni di euro. Sicilia e Veneto “portano a casa” poco meno di 4 milioni, mentre Liguria e Piemonte riceveranno circa 3 milioni e mezzo, contro i 3,2 che andranno alla Puglia, Ultima, con 700 mila euro. Per un totale, nel triennio 2018-2020, di 36 milioni, come da stanziamento disposto con la Legge di bilancio 2018.
Questo, come proposto da un decreto del ministero della Salute, il riparto dei finanziamenti per la sperimentazione della “farmacia dei servizi” (sulla base della quota capitaria di accesso al Fondo sanitario 2018) sul quale Regioni e Province autonome hanno raggiunto l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni lo scorso 7 marzo (cfr. RIFday del 5 marzo).
I criteri del riparto prevedevan0, come già più volte riferito e come peraltro ricorda una nota del ministero della Salute allegata alla proposta inviata alle Regioni, uno stanziamento di sei milioni per il 2018, da ripartirsi tra Lazio, Piemonte e Puglia. Per il 2019 lo stanziamento è invece di 12 milioni, tre dei quali destinati alle Regioni appena ricordate che hanno iniziato la sperimentazione nel 2018 e i restanti nove a Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia, sempre sulla base della quota di accesso al Fondo sanitario 2018. La quota residua di 18 milioni per il 2020, infine, sarà ripartite tra tutte e nove le Regioni.
Nella sua nota, il ministero ha anche precisato che “l’erogazione delle citate risorse sarà effettuata nel rispetto del crono-programma delle attività sperimentali, che ogni singola Regione porrà in essere in coerenza con le indicazioni formulate dal tavolo costituito con decreto del direttore generale della programmazione sanitaria del 30 novembre 2018, e dal tavolo tecnico di cui all’intesa stipulata il 23 marzo 2005 in sede di Conferenza Stato-Regioni”.
FONTE: RIFday