Nuovi integratori alla curcuma ritirati per rischio epatite. Si parla di ben 9 casi, anche se il numero potrebbe essere già salito a 12. A confermarlo è stato il Ministero della salute.
È ancora allarme per gli integratori a base di curcumina. Inizialmente, i casi accertati di epatite erano stati 2, poi il numero era salito a 9 ma in questi giorni ci sono state altre segnalazioni e si è arrivati addirittura a 12.
Secondo quanto riportato dalle autorità ministeriali, il 17 maggio scorso l’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato ben 9 casi di epatite colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa, legati al consumo di curcuma.
"Sono in corso le verifiche per individuare la causa responsabile dei casi di epatite. I consumatori sono invitati a titolo precauzionale a sospendere temporamente il consumo di tali prodotti" si legge nell'avviso.
La scorsa settimana, erano stati ritirati solo 2 integratori ma adesso la lista di quelli a rischio si è allungata.
Gli ultimi prodotti segnalati sono:
Ai nuovi integratori ritirati si aggiungono quelli già precedentemente segnalati dal Ministero:
In questi ultimi casi, anche la società che li produce aveva pubblicato un avviso sul proprio sito in cui invitava chi li avesse acquistati a mettersi in contatto con la ditta. L’Istituto Superiore di Sanità aveva confermatoche si trattava degli integratori prodotti da NI.VA di Destro Franco & Massetto Loretta S.N.C con sede legale in via Padova 56, Vigonza (PD), prodotti dallo stabilimento FRAMA S.R.L. A Noventa Padovana (PD).
Cosa sta accadendo?
Il ministero e l’Istituto Superiore di Sanità hanno nominato una commissione di esperti per studiare la situazione. La curcumina infatti non è pericolosa, anzi. Per questo si sta cercando di capire quale sia l'origine della contaminazione responsabile dei casi di epatite, contaminazione che riguarda diversi marchi e prodotti.