Vaccini, la nuova svolta In azione 250 farmacisti
Parla Gizzi, presidente nazionale Assofarm: «Noi siamo pronti per somministrare le dosi» Si parte con una media di oltre 3.700 iniezioni totali al giorno, pari a 15 per ogni farmacista
«I farmacisti sono pronti a partire con le vaccinazioni e godono anche dell’apprezzamento della popolazione. Ritengo che entro il mese di giugno le attività possano partire». Lo dice il presidente di Assofarm - farmacie comunali, l’abruzzese Venanzio Gizzi, alla luce della delibera di giunta regionale che sancisce la presa d’atto dell’accordo tra il governo, le Regioni, Federfarma e Assofarm per la somministrazione delle dosi da parte dei farmacisti.
Un provvedimento, quello dell’esecutivo presieduto da Marco Marsilio, che dà il via libera allo schema dell’intesa tra la Regione Abruzzo e le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate pubbliche e private. Un’operazione destinata ad imprimere un’ulteriore accelerazione alla campagna vaccinale anti Covid-19.
OLTRE 200 FARMACIE. «È una delibera che arriva a seguito di precedenti accordi», commenta Gizzi, «sul territorio ci sarà una risposta pronta, in Abruzzo oltre il 50 per cento delle 450 farmacie pubbliche e private hanno dato la propria adesione». Ma Gizzi è convinto anche che nel momento in cui le vaccinazioni nelle farmacie partiranno, coloro che non hanno ancora aderito lo faranno.
COME FUNZIONA. «Adesso bisogna procedere nel dettaglio con l’accordo posto in essere a fine marzo», sostiene il presidente di Assofarm. «Nel momento in cui le farmacie si saranno attrezzate sotto ogni punto di vista per dare avvio all’attività, potranno richiedere i vaccini alle Aziende sanitarie. Io credo che entro il mese di giugno le attività partiranno». Così Gizzi spiega che «si tratta anche di organizzare sul territorio il trasporto dei vaccini». Rispetto alle prenotazioni, «queste si faranno direttamente in farmacia», afferma il massimo esponente di Assofarm. Nella delibera viene precisato che le attività di prenotazione e di esecuzione dei vaccini stessi verranno eseguite, da parte delle farmacie, nei confronti della popolazione riconosciuta dall’anagrafe vaccinale. Gizzi spiega che «è prevista una doppia piattaforma. Su una si potranno prenotare i vaccini in farmacia, mentre a somministrazione avvenuta i dati delle persone verranno inseriti nel portale Poste per una raccolta di carattere generale».
LA MEDIA. Si potranno effettuare in media oltre 3.700 vaccini al giorno, pari a 15 per ogni farmacia. Un numero che permetterà di facilitare l’organizzazione delle attività. Rispetto alla tipologia di dosi che verranno utilizzate per la campagna nelle farmacie, va evidenziato che «non sappiamo quali tipi di vaccino saranno utilizzati. Dipenderà dalle forniture per le Asl e come le stesse aziende sanitarie vorranno distribuire le dosi. È comunque auspicabile che vengano usate quelle Johnson & Johnson essendo queste monodose».
LA SICUREZZA. Il tutto dovrà svolgersi nelle massime misure di sicurezza stabilite e su cui le varie farmacie aderenti stanno lavorando.
«I farmacisti vaccinatori, inoltre, hanno frequentato un corso dell’Istituto superiore di sanità», precisa Gizzi, «che li ha abilitati a questa attività. Era un corso articolato su due componenti, una teorica e una pratica, ma per incrementare ancora di più la sicurezza abbiamo chiesto che i farmacisti stessi possano effettuare anche un tirocinio nei centri vaccinali».
I COSTI. Rispetto ai costi previsti, il documento della giunta regionale precisa che venga riconosciuta alle farmacie una remunerazione pari a «6 euro per l'atto professionale da parte dei farmacisti del singolo inoculo vaccinale dei vaccini» e «6 euro per ogni singolo inoculo quale ristoro degli oneri per la logistica, prenotazione, approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale, materiale di consumo per il frazionamento del vaccino e per la somministrazione dello stesso, attività di smaltimento rifiuti ed ogni altra spesa comunque connessa all’esecuzione dei vaccini ed all’acquisto dei beni necessari per la organizzazione degli spazi ove eseguire la somministrazione del vaccino».
LA MAPPA. Si lavora anche ad una sorta di mappa delle farmacie aderenti. «È una comunicazione generale che i cittadini vorranno sicuramente avere per conoscere dove potersi vaccinare», conferma il presidente nazionale di Assofarm. Le farmacie che vogliono aderire devono dare la comunicazione».