Genova, 3 dicembre 2021
Questa volta, sulla Nuova Remunerazione del farmacista, si farà sul serio?
Questa era la domanda presente nel titolo della V° Giornata Nazionale delle Farmacie Comunali e dopo una mattinata di confronti la risposta appare tutt’altro che scontata. Di certo c’è una cosa, mai come oggi le farmacie meritano questo riconoscimento, e mai come oggi un nuovo sistema remunerativo appare conditio sine qua non per il futuro del settore.
È questo il dato principale emerso dalla Tavola Rotonda dell’evento. Per il presidente della Fondazione Ricerca e Salute Nello Martini si deve immaginare “il futuro del settore a pandemia terminata. Oggi la farmacia è in una situazione di crisi. IL PNRR può riposizionarla, ma solo attraverso una Nuova Remunerazione, perché solo essa può rendere sostenibile una distribuzione di farmaci ad alto prezzo attraverso il canale della Farmacia”.
Francesca Patarnello, VP Market Access & Government Affairs di AstraZeneca, ricorda che l’industria farmaceutica è “molto interessata al tema perché crediamo alla forte connessione tra distribuzione e innovazione”.
Per l’onorevole Marcello Gemmato, Segretario XII Commissione Affari Sociali della Camera “I risparmi di spesa farmaceutica che a suo tempo hanno generato l’attuale sistema distributivo, oggi non sono più in grado di generare grandi risultati. I tempi sono maturi per un’assunzione di responsabilità politica che ridia slancio alla distribuzione convenzionata. Ciò va fatto anche per scongiurare il rischio di trasformare le Case di Comunità in nuove farmacie di fatto che distribuiranno in forma diretta”
Gli fa eco Roberto Tobia, Segretario Nazionale Federfarma e Presidente PGEU: “Federfarma e Assofarm stanno vigilando affinché le Case di Comunità premino, e non mortifichino, farmacista e farmacia territoriale. E questa valorizzazione non può che passare per uno dei principali strumenti di valorizzazione professionale, che è la Remunerazione”.
“Il rischio più forte che corriamo oggi – questo il timore del Segretario Generale di Assofarm Francesco Schito – è di fare troppo affidamento ai meriti acquisiti dalle farmacie durante gli ultimi anni di crisi. La nostra vera arma sono la forza delle nostre proposte, che approfondiamo e portiamo avanti da quasi vent’anni”.
Accanto a queste problematiche, l’incontro di Genova registra un sostegno pieno da tutto il mondo politico e istituzionale presente.
Durante i saluti da padrone di casa, il Sindaco di Genova Marco Bucci ha evidenziato un ruolo spesso trascurato delle farmacie comunali durante la crisi pandemica: “Sono grato al Presidente delle Farmacie Comunali Genovesi Massimiliano Cattapani perché durante tutta la crisi l’azienda di cui è presidente è stata un braccio operativo insostituibile dell’azione della mia amministrazione comunale. Uno strumento diretto di governo sanitario del territorio che se non ci fosse stato lo avremmo dovuto inventare in corso d’opera”.
Gli ha fatto eco il Sindaco di Pesaro e Vice Presidente ANCI Matteo Ricci: “I Comuni non sono più semplici proprietari delle vostre Farmacie, ma veri e propri partner con cui sviluppare sinergie territoriali”.
L’onorevole Roberto Bagnasco, componente della XII Commissione Affari Sociali della Camera, registra invece il potenziale offerto dalla “collaborazione significativa tra farmacie private e pubbliche, già avviata prima della crisi ma che la crisi ha rafforzato”.
“Si parla tanto di rete della sanità territoriale – afferma il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa nel suo intervento - ma nel nostro paese la rete c’è già e una sua parte è qui di fronte a me. In un momento in cui dobbiamo ancora convincere una parte dei cittadini a vaccinarsi, la credibilità di cui godete è un valore aggiunto che vogliamo mettere in campo con ancora più forza”
Ma sono le parole del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a scaldare la platea di presidenti e direttori di Farmacie Comunali: “Se le Case di Comunità saranno il fulcro della nuova sanità territoriale, sono convinto che le farmacie dovranno afferire al lavoro di questo nuovo protagonista del nostro futuro sistema salute”.
La sintesi della giornata nelle parole del Presidente di Assofarm Venanzio Gizzi: “la nostra Federazione parla di Nuova Remunerazione dal 2006, la introducemmo in un ormai famoso convegno alla Sala Capranichetta. Da allora assistiamo ciclicamente a dichiarazioni e progetti che comprendono questo concetto in programmi di riforma del SSN. Poi questi processi non decollano, e tutto ritorna al punto di partenza. Dobbiamo impegnarci affinché ciò non accada anche per quanto detto oggi a proposito delle sinergie tra Farmacie e Casa di Comunità”.