La vita di un 71enne salvata dal provvidenziale scrupolo di un farmacista al quale si era rivolto per avere un medicinale contro l'indigestione. Ecco com'è andata.
CHIARA DE CARLI
Una serie di casualità, decisamente sfortunate, e anche un pizzico di noncuranza avrebbero potuto costare la vita a un 71enne colornese se, nella serie di eventi accaduti durante la giornata, non ci si fosse «infilata» la perizia di Aris Linardis, farmacista dell’Antica Farmacia Siviero a due passi dal ponte di Colorno.
Tutto era cominciato la mattina quando l’anziano, dopo una notte burrascosa «imputata» ad un cotechino mangiato la sera prima, era stato colto da un attacco di nausea. Pensando a un’indigestione pesante, qualche ora dopo si è deciso ad andare a farsi visitare dalla guardia medica ma al suo arrivo il dottore di turno era fuori sede per un intervento urgente. Riproponendosi di tornare più tardi, l’anziano è andato a casa a continuare qualche lavoretto lasciato in sospeso e decidendo poi, solo attorno alle 17, di recarsi in farmacia per farsi consigliare direttamente un farmaco che potesse aiutarlo a digerire.
«Si tratta di un nostro cliente abituale e quando è entrato in farmacia per chiedere qualcosa che lo aiutasse a digerire la pesante cena della sera precedente gli ho chiesto quali fossero i sintomi che avvertiva», ha ricordato Linardis. Mal di stomaco e dolore al torace: una combinazione «sospetta», tanto da suggerire al farmacista di fare qualche domanda in più e di consigliargli di tornare in guardia medica o di fare un elettrocardiogramma direttamente in farmacia.
L’Antica Farmacia Siviero, infatti, oltre agli strumenti per il controllo di glicemia, pressione e colesterolo che ormai si trovano quasi ovunque, offre anche l’elaborazione del profilo lipidico in pochi minuti e la «telecardiologia» con la possibilità di avere consulto e refertazione quasi immediate.
Convinto il cliente, Linardis si fa carico della richiesta di lettura urgente e invia l’elettrocardiogramma. «In tre minuti mi ha telefonato il medico dicendo di chiamare il 118 perché il signore aveva un infarto in atto».
Portato d’urgenza al Maggiore, l’anziano è stato sottoposto a un intervento con la massima urgenza e ora attende le dimissioni per andare a ringraziare di persona il farmacista che, con la sua insistenza, l’ha salvato.
«La farmacia è un presidio importante sul territorio e noi cerchiamo di stare al passo coi tempi per dare qualche servizio in più ai clienti. Per fare questo però servono risorse, visto che questi strumenti comportano costi aggiuntivi e dispiace vedere che le istituzioni non valorizzano e supportano il nostro lavoro come ci si aspetterebbe permettendo ad esempio la distribuzione di farmaci in contesti diversi da quello della farmacia tradizionale».
FONTE: Gazzetta di Parma