L’ente è impegnato nello sviluppo sanitario, umano e sociale delle zone più povere della Sierra Leone
Il materiale sanitario per le sale operatorie è stato fornito anche dalle Farmacie Comunali di Arezzo
AREZZO – Le Farmacie Comunali di Arezzo al fianco di Africamica per lo sviluppo sanitario, umano e sociale delle zone più povere della Sierra Leone. L’aretina Africamica è un ente del terzo settore formato da un gruppo di medici che, anno dopo anno, rinnovano il proprio impegno umanitario in uno degli stati più in difficoltà del continente africano per creare strutture in grado di rispondere ai bisogni primari delle popolazioni, per offrire una formazione professionale ai giovani e per condurre operazioni chirurgiche e interventi odontoiatrici. La missione umanitaria in partenza nel mese di febbraio ha fatto affidamento sul supporto anche delle Farmacie Comunali di Arezzo nel fornire materiale sanitario da utilizzare nelle sale operatorie quali garze, siringhe, guanti sterili e disinfettanti.
Il team di Africamica fa affidamento sul chirurgo Mauro Bartolucci, sul ginecologo Alessandro Arcangioli e sulle dentiste Alessandra Cinelli, Donella Fabbroni, Chiara Nuti e Lucia Senesi che ormai da quindici anni pongono il loro lavoro in modo volontario e gratuito al servizio dei bisogni dell’ospedale di Kabala, nel distretto di Koinadugu dove sono presenti due soli medici al servizio di quasi mezzo milione di persone. Ogni viaggio in Sierra Leone registra oltre trecento visite per la cura dentale e circa settanta interventi di chirurgia generale e ginecologica, oltre a prevedere specifici percorsi di formazione e aggiornamento del personale locale per fornire le competenze di base per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione. Questa azione sanitaria è sostenuta dalla conduzione di numerosi progetti sociali con cui Africamica ha dato vita a scuole elementari, a centri di aggregazione giovanili e a una “Casa per Ciechi” dove sono accolti circa novantacinque bambini non vedenti a cui viene fornita anche l’istruzione. Tra le problematiche della Sierra Leone rientra anche l’alto tasso di mortalità materna e neonatale, dunque l’associazione ha orientato un particolare impegno al sostegno concreto delle attività di una foresteria allestita da Medici Senza Frontiere per garantire assistenza alle donne partorienti. «Africamica - spiega il dottor Arcangioli, - sostiene le spese per vitto, alloggio e trasporti delle neomamme, con un intervento che ha portato a raddoppiare i parti andati a buon fine in ospedale e a diminuire la mortalità. La Sierra Leone è agli ultimi posti negli indici internazionali di sviluppo umano, essendo un Paese gravato da decenni di guerre civili, da disoccupazione, da condizioni sanitarie deficitarie e da una generale povertà: il nostro obiettivo, alla luce di queste situazioni di difficoltà, è di promuovere un cambiamento positivo e di fornire una speranza per il futuro».